Esiste un pellegrinaggio che si ripete anno dopo anno, un filo invisibile che lega la fede, la storia e il popolo rumeno in un unico luogo: Iași. Ogni autunno, il 14 ottobre, milioni di cuori battono allo stesso ritmo, aspettando con pazienza e speranza di raggiungere l’arca con le Sante Reliquie di Santa Parascheva. Questo evento, divenuto nel corso dei secoli la più grande manifestazione di devozione ortodossa in Romania, è più di una semplice tradizione; è una testimonianza viva del potere della santità e del fatto che i santi continuano a intercedere per noi.
Santa Parascheva, chiamata dai fedeli “Santa Venerdì” o “Madre di Iași”, è un’icona di umiltà e preghiera incessante. La sua vita semplice, trascorsa nell’ascesi e nella dedizione, continua a essere un punto di riferimento spirituale (duhovnicesc) per tutti coloro che cercano la salvezza in mezzo alle preoccupazioni mondane.
Una vita di sacrificio: il modello dell’umiltà cristiana
Santa Parascheva nacque nell’XI secolo, nel villaggio di Epivata (oggi Boiados) in Tracia. Proveniente da una famiglia benestante, scelse sin da giovane la via della rinuncia. La sua decisione di seguire Cristo si manifestò dopo aver udito le parole del Salvatore: “Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua.“
Questa esortazione ha plasmato il suo destino. Abbandonò le ricchezze, distribuì i suoi beni ai poveri e si dedicò alla vita eremitica nei deserti del Giordano. La sua ascesi ci mostra che la santità non è riservata a un luogo o a un tempo specifico, ma è il risultato di una scelta consapevole di vivere secondo la volontà di Dio.
San Giovanni Climaco definiva l’eremitismo come una lotta interiore, un cammino di rinuncia: “L’eremitismo è rinnegamento di sé, fuga dal mondo, padronanza della lingua e dei sensi, temperanza e lavoro incessante.” Santa Parascheva ha pienamente realizzato questa definizione, raggiungendo la perfezione attraverso l’ascesi e la preghiera.
Il Pellegrinaggio di Iași: il mistero dell’attesa e della fede
Gli assembramenti di Iași, che nel corso degli anni hanno raggiunto centinaia di migliaia di pellegrini (negli anni di punta, anche oltre 300.000 fedeli all’anno), non rappresentano un semplice evento folcloristico, ma una profonda manifestazione di fede attiva.
Il pellegrinaggio alle reliquie di Santa Parascheva ha due dimensioni essenziali:
- Il Sacrificio del tempo: I pellegrini attendono in fila, a volte anche per 24 ore, sotto la pioggia o il vento. Questa attesa, assunta con pazienza, è un sacrificio del tempo – la risorsa più preziosa dell’uomo moderno. Attraverso questo sacrificio, il fedele si purifica dalla fretta e dallo stress del mondo e dimostra la serietà della sua preghiera.
- Solidarietà spirituale: Il pellegrinaggio diventa una forma di sinassi (assemblea), in cui persone di tutte le età, ceti sociali e angoli del mondo si uniscono nella preghiera. Qui, il povero sta accanto al ricco, l’accademico accanto al contadino, tutti sotto lo stesso manto di umiltà.
Le Sante Reliquie: guarigione e rettitudine
La presenza delle reliquie di Santa Parascheva nella Cattedrale Metropolitana di Iași, a partire dal 1641 (portate da Vasile Lupu), ha trasformato la Moldavia nel “Giardino della Madre di Dio” e la Santa nella sua instancabile protettrice.
Il potere delle reliquie non proviene da esse stesse, ma dalla grazia dello Spirito Santo che ha dimorato nei santi. Esse sono una testimonianza della Resurrezione e una garanzia che il corpo è destinato alla santità.
San Gregorio Palamas ci insegna sul potere dei santi e delle loro reliquie: “In verità, l’anima santa è passata alla vita più alta, ma la grazia dello Spirito rimane nel corpo che l’ha portata, santificando anche coloro che si avvicinano con fede.”
Le numerose guarigioni miracolose e le testimonianze dei fedeli – guarigioni da malattie incurabili, risoluzione di problemi familiari e, soprattutto, rettitudine spirituale – confermano che la Santa opera incessantemente. Ella non solo guarisce il corpo, ma, soprattutto, conforta l’anima ed esorta l’uomo al pentimento.
Santa Parascheva e il mondo moderno
Nonostante la velocità e la secolarizzazione del mondo contemporaneo, il pellegrinaggio a Iași non ha perso la sua forza. Al contrario, è diventato un rifugio. In un’epoca dominata dalle incertezze (economiche, sociali, mediche), le persone cercano un punto di stabilità nella santità che non cambia.
Santa Parascheva la Pia ci invita tutti a ritrovare la semplicità della vita cristiana: la preghiera pura, la misericordia e la pazienza nelle prove. Il pellegrinaggio annuale è, di fatto, un rinnovo del nostro patto con Cristo, attraverso l’esempio della sua vita.
Oggi, mentre ci prepariamo a onorare la Protettrice della Moldavia, non limitiamoci solo a stare in fila, ma sforziamoci di imitarla. Rinunciamo, anche solo per un istante, alle preoccupazioni che ci soffocano e apriamo il nostro cuore alla grazia. Per le preghiere di Santa Parascheva la Pia, Cristo doni a tutti noi salute, pace e forza spirituale (duhovnicesc) per portare la Croce della vita. Amen.

